giovedì 25 dicembre 2008

Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa piacere cosi come sei! Quindi vivi, fai quello che ti dice il cuore, la vita è come un'opera di teatro, ma non ha prove iniziali: canta, balla, ridi e vivi intensamente ogni giorno della tua vita prima che l'opera finisca priva di applausi.

Buon Natale.

giovedì 11 dicembre 2008

La certezza del dubbio

Se resto sul lido,
Se sciolgo le vele,
Infido, crudele
mi sento chiamar:
E intanto confuso
Nel dubbio funesto,
Non parto, non resto,
Ma provo il martire
Che avrei nel partire,
che avrei nel restar

mercoledì 10 dicembre 2008

Non chiedermi... perchè qualche volta mi sento così

Non chiederci la parola che squadri da ogni lato 
l'animo nostro informe, e a lettere di fuoco 
lo dichiari e risplenda come un croco 
perduto in mezzo a un polveroso prato.

Ah l'uomo che se ne va sicuro,
agli altri ed a se stesso amico,
e l'ombra sua non cura che la canicola
stampa sopra uno scalcinato muro!

Non domandarci la formula che mondi possa aprirti,
sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.
Codesto solo oggi possiamo dirti,
ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.

(Eugenio Montale)

giovedì 4 dicembre 2008

R.M.Rilke


"La vita ha ragione, in ogni caso" e, aggiungo di mio, essa PUO' essere ingiusta. Ne ha il diritto. Da ciò, ne consegue che non possiamo e non dobbiamo farne una questione personale.

venerdì 28 novembre 2008

William Blake, un genio o un pazzo


If the doors of perception were cleansed, every thing would appear to man as it is, infinite. 
(The Marriage of Heaven and Hell) 

"Tutti gli uomini sono uguali (attraverso le loro infinite differenze)"

Coltiva la pietà, non chiuder fuori l'angelo. 

Ero arrabbiato con il mio amico: | Io glielo dissi, e la rabbia finì. |
Ero arrabbiato con il nemico: | Non ne parlai, e la rabbia crebbe.

Nessun uccello sale troppo in alto, se sale con le sue ali

"...e perchè sono felice, e ballo e canto, pensano di non avermi fatto male."

“Vedere un mondo in un granello di sabbia e un paradiso in un fiore selvatico,
tenere l’infinito nel palmo della mano e l’eternità in un’ora.”

Un albero avvelenato

Ero adirato col mio amico,
Dissi la mia ira, la mia ira finì;
ero adirato col mio nemico,
non la dissi, la mia ira crebbe.
E l’ho bagnata di timori,
notte & giorno con le mie lacrime,
e le ho dato il sole di sorrisi
e dolci ingannevoli astuzie.
Ed è cresciuta sia di giorno che di notte,
finché ha portato una mela luminosa;
ed il mio nemico la vide risplendere,
e seppe che era mia.
E penetrò nel mio giardino
quando la notte aveva velato il cielo;
nella mattina lieto vedo
il mio nemico steso morto sotto l’albero.

sabato 22 novembre 2008

Il mondo va a rotoli più per il bene che non si fa, che per il male che si fa.

domenica 26 ottobre 2008

il bicchiere...


A volte non è questione di vederlo mezzo pieno o mezzo vuoto... troppo facile! Si tratta di trovarci dentro un goccio d'acqua, in quel benedetto bicchiere, ed è lì che si misurano i tosti!

domenica 28 settembre 2008

Il mio cuore brucia come il fuoco


La mattina, prima di vestirti, brucia dell'incenso e medita.
Coricati sempre alla stessa ora. Nutriti a intervalli regolari. Mangia con moderazione e mai a sazietà.
Ricevi un ospite con lo stesso atteggiamento che hai quando sei solo. Da solo, conserva lo stesso atteggiamento che hai nel ricevere ospiti.
Bada a quello che dici, e qualunque cosa tu dica, mettila in pratica.
Quando si presenta un'occasione non lasciartela scappare, ma prima di agire pensaci due volte.
Non rimpiangere il passato. Guarda al futuro.
Abbi l'atteggiamento intrepido di un eroe e il cuore tenere di un bambino.
Non appena vai a letto, dormi come se quello fosse il tuo ultimo sonno. Non appena ti svegli, lascia subito il letto dietro di te come se avessi gettato via un paio di scarpe vecchie.
(Maestro Soyen Shaku)

lunedì 18 agosto 2008

Non perdo la voglia di vivere

Un suicidio fa riflettere, due fanno pensare, tanto.

Vorrei capire quali segnali arrivano da queste storie di quieta disperazione, voglio capire se Paolo o Renato avevano lanciato un “message in a bottle”, se poteva essere raccolto da qualcuno, o se invece essi hanno nascosto il loro stato e sono precipitati da soli nel nero assoluto.

Per chi si trova in questo stato di depressione, di paura della vita, di stanchezza, dovremmo creare un “pulsante di emergenza” un telefono rosso, un segnale di fumo affinché essi possano far sapere alle anime che hanno più vicine: “sto perdendo la voglia di vivere”.
Come ti farei recuperare la voglia di vivere? Io ti porterei in giro, per giorni e giorni, per farti vedere quanto la viva è bella e brutta, stupefacente e noiosa, drammatica e gioiosa. Ti farei accarezzare uno sconosciuto per ricevere un sorriso inaspettato, ti farei leggere un libro ad alta voce in piazza, ti porterei a bere e ad ubriacarti fino a farti vomitare, ti farei scendere da un precipizio in bicicletta, ti farei dire “ti amo” ad ogni persona che conosci.
Ti farei visitare il reparto dell’ospedale dove sono ricoverati i malati terminali, ti porterei in banca a prelevare tutti i soldi che hai per adottare un orfanotrofio in Africa, ti porterei in Africa, se potessi.
Ti farei ascoltare tutta la musica che mi piace, ti farei vedere tutti i film che mi hanno fatto piangere, ti terrei abbracciato stretto stretto sotto le stelle.

Poi vorrei che tu facessi lo stesso con me…

domenica 17 agosto 2008

The Big Kahuna

Quanto mi piace questo monologo, dal film mitico con Kevin Spacey (e Danny de Vito, sì):

Big Kahuna.

Goditi potere e bellezza della tua gioventù.
Non ci pensare.
Il potere di bellezza e gioventù lo capirai solo una volta appassite.
Ma credimi tra vent'anni guarderai quelle tue vecchie foto.
E in un modo che non puoi immaginare adesso.
Quante possibilità avevi di fronte e che aspetto magnifico avevi!
Non eri per niente grasso come ti sembrava.

Non preoccuparti del futuro.
Oppure preoccupati ma sapendo che questo ti aiuta quanto masticare un chewing-gum per risolvere un'equazione algebrica.
I veri problemi della vita saranno sicuramente cose che non ti erano mai passate per la mente, di quelle che ti pigliano di sorpresa alle quattro di un pigro martedì pomeriggio.

Fa' una cosa ogni giorno che sei spaventato: canta!

Non essere crudele col cuore degli altri.
Non tollerare la gente che è crudele col tuo.

Lavati i denti.

Non perdere tempo con l'invidia: a volte sei in testa, a volte resti indietro.
La corsa è lunga e, alla fine, è solo con te stesso.

Ricorda i complimenti che ricevi, scordati gli insulti.
Se ci riesci veramente, dimmi come si fa...

Conserva tutte le vecchie lettere d'amore,butta i vecchi estratti-conto.

Rilassati! Non sentirti in colpa se non sai cosa vuoi fare della tua vita.
Le persone più interessanti che conosco a ventidue anni non sapevano che fare della loro vita.
I quarantenni più interessanti che conosco ancora non lo sanno.

Prendi molto calcio.
Sii gentile con le tue ginocchia,quando saranno partite ti mancheranno.

Forse ti sposerai o forse no.
Forse avrai figli o forse no.
Forse divorzierai a quarant'anni.
Forse ballerai con lei al settantacinquesimo anniversario di matrimonio.
Comunque vada, non congratularti troppo con te stesso,ma non rimproverarti neanche: le tue scelte sono scommesse,come quelle di chiunque altro.

Goditi il tuo corpo, usalo in tutti i modi che puoi, senza paura e senza temere quel che pensa la gente.
E' il più grande strumento che potrai mai avere.

Balla! Anche se il solo posto che hai per farlo è il tuo soggiorno.

Leggi le istruzioni, anche se poi non le seguirai.

Non leggere le riviste di bellezza:ti faranno solo sentire orrendo.

Cerca di conoscere i tuoi genitori,non puoi sapere quando se ne andranno per sempre.
Tratta bene i tuoi fratelli,sono il miglior legame con il passatoe quelli che più probabilmente avranno cura di te in futuro.
Renditi conto che gli amici vanno e vengono,ma alcuni, i più preziosi, rimarranno.

Datti da fare per colmare le distanze geografiche e gli stili di vita, perché più diventi vecchio, più hai bisogno delle persone che conoscevi da giovane.
Vivi a New York per un po', ma lasciala prima che ti indurisca.
Vivi anche in California per un po', ma lasciala prima che ti rammollisca.

Non fare pasticci con i capelli: se no, quando avrai quarant'anni, sembreranno di un ottantacinquenne.

Sii cauto nell'accettare consigli, ma sii paziente con chi li dispensa.
I consigli sono una forma di nostalgia. Dispensarli è un modo di ripescare il passato dal dimenticatoio,ripulirlo, passare la vernice sulle parti più bruttee riciclarlo per più di quel che valga.

Ma accetta il consiglio... per questa volta.

lunedì 4 agosto 2008

La piccola lavandape

Ho una pianta di lavanda, in giardino. E m'attardo a guardare le api che s'attardano sui fiori di lavanda, ormai sono le otto, forza che l'alveare chiude, dico loro, se aspettate ancora un pochetto trovate le porte chiuse, la regina non scherza, lo sapete... “mmmhhh ancora una sniffata, un po' di nettare ancora, so' tutta sporca ehhh? Si vede che mi piace?”
E' tutta natura, piccola piccola, ma mi ci perdo.
Un campo di lavanda obbligatorio in ogni campagna, ecco quello che ci vuole per salvare il mondo.

domenica 3 agosto 2008

Quella carezza del mattino


Oggi una sconosciuta mi ha fatto una carezza. E' una perfetta sconosciuta, non conosco il suo nome, la carezza non era richiesta, né attesa: un regalo. E mentre, in attesa di addormentarmi, ripasso la giornata e mi domando se è valsa la pena di essere vissuta, mi torna in mente questa carezza spontanea e sincera, e dico che sì, vale la pena di vivere, per ricevere un simile regalo, e per farlo. Veramente la nostra esistenza può essere un dono per sé stessi e per gli altri, e le mille situazioni in cui noi ci mettiamo in relazione con gli altri sono momenti in cui sperimentare l'empatia. Empatia, infatti, significa non già gioire del lieto evento capitato al nostro prossimo, bensì gioire della sua GIOIA. Solo una apertura di spirito totale e disinteressata permette di realizzare simili occasioni di comunione con l'altro. E vale la pena di vivere per viverli.

domenica 11 maggio 2008

Sforzi del pensiero affaticato

Sono andato a fare la solita corsa, ma questa volta ho fatto il percorso in senso inverso a quello che effettuo di solito. Non pensavo che da un simile dettaglio potessi ricavare una verità profonda, come quella che sto per scrivere: bisogna percorrere la vita in salita, per riconoscere la discesa quando ce la troviamo davanti.
Lo stesso tratto di strada che nei giri precedenti mi sembrava pianura, mi sono reso conto essere in salita, soltanto fatto in direzione opposta. Quindi la prossima volta godrò di più, perchè sarò consapevole del fatto che sto andando in discesa. Insomma, saper riconoscere la fatica aiuta ad apprezzare le cose quando vanno lisce.

lunedì 7 aprile 2008

Voce dal sen fuggita


Tutto il giorno con una sensazione appollaiata addosso, che non riesco a scrollarmi via: avevo un'idea che si è volatilizzata, improvisamente, irrimediabilmente.

E dovò dormirci sopra, prima di dimenticarmela, attendere che una fase onirica cancelli il sogno di un pensiero risolutivo, ua grande idea.

Lo diceva anche Pascal, forse? O chi era?

La sindrome del pensiero mancante, questo è.

Se tornerà, la riconoscerò?

venerdì 28 marzo 2008

Un guerriero della luce

Ogni guerriero della luce ha avuto paura di affrontare un combattimento.
Ogni guerriero della luce ha tradito e mentito in passato.
Ogni guerriero della luce ha imboccato un cammino che non era il suo.
Ogni guerriero della luce ha sofferto per cose prive di importanza.
Ogni guerriero della luce ha pensato di non essere un guerriero della luce.
Ogni guerriero della luce ha mancato ai suoi doveri spirituali.
Ogni guerriero della luce ha detto ‘sì’ quando avrebbe voluto dire ‘no’.
Ogni guerriero della luce ha ferito qualcuno che amava.
Perciò è un guerriero della luce: perché ha passato queste esperienze, e non ha perduto la speranza di essere migliore.

Paulo Coelho

sabato 15 marzo 2008

Sono tornato

Passano dei mesi, senza neanche farci caso, e non succede niente nel frattempo? Tutt'altro, succede di tutto, nel piccolo universo che è la vita di ciascuno di noi trascorrono ere geologiche e relativi tumultuosi mutamenti di paesaggio, però... carsicamente scompariamo e improvvisamente ritorniamo alla luce.
Ho capito a cosa serve un blog, finalmente. Aperto per curiosità, l'ho abbandonato per mancanza assoluta di tempo e per la maturata convinzione che la vita va vissuta, anzichè descritta, dovendo scegliere.
Ma continuando a leggere, curiosare ed interessarmi, mi sono imbattuto in www.slog.us mi ha dato più di un motivo di riflessione; innanzitutto molte sue idee sono anche le mie, poi ho realizzato che il blog può essere prima di tutto un registratore digitale dei propri pensieri, un promemoria e uno stimolo per se stessi. Peccato di vanità, lo ammetto, ma pur sinceramente condividendo tutto quello che ho scritto, non nascondo di averlo buttato giù pensando a voi lettori.
D'ora in poi sarà questa la finalità principale di questo spazio: un notes informatico delle mie passioni, scritto per me.
ciao